La Torino dei senza tetto, una battaglia quotidiana
Ovunque giacigli e cartoni per la notte, tra muri e colonne gli “armadi”: in duemila hanno chiesto
un posto letto
Sono state poco meno di duemila nel 2016 – ultimo dato disponibile – le persone senza dimora che si sono rivolte ai servizi comunali per chiedere un letto in una delle 9 ospitalità notturne della Città, le sole fino ad allora in grado di censire i flussi. Di questi 1933 homeless, 1450 hanno utilizzato almeno per una notte il posto richiesto, gli altri si sono sistemati probabilmente in uno dei centri del volontariato. Oggi i posti letto disponibili sono 762, 200 dei quali del volontariato – Sermig, Cottolengo, Asili Notturni, Bartolomeo & C. e altri – e 125 gestiti dalla Diocesi attraverso il protocollo siglato con Città, Asl, Città della Salute. Le stime parlano però di 2700 senza dimora. Una realtà grande e sotto gli occhi di tutti nel vero senso della parola.
Nell’indifferenza, spesso, ma anche guardata con comprensione. Un disordine tollerato perché accanto ai senza dimora che appaiono «diversi» e magari suscitano timori, tanti appaiono invece «uguali» a chi ne incrocia lo sguardo. Nuovi poveri, persone non abituate alla vita di strada.