Nosiglia: “Gesù il primo migrante…
Nosiglia: “Gesù il primo migrante, bisogna dare soccorso ai poveri, ma uscendo dall’emergenza.
Servono progetti per reinserire le persone”
L’arcivescovo di Torino: “Contro l’emergenza freddo apriremo il Maria Adelaide. Ma l’invito è che tutti per Natale ospitino alla propria tavola almeno una persona in difficoltà”
Quella che sta per ritrovarsi sotto l’albero è una Torino aperta e solidale, ma con ferite che ancora non si rimarginano. Ed è su quelle che bisogna intervenire.
Ne è sicuro Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino. Che nel suo discorso di Natale tocca parecchi nervi scoperti della nostra città: dai migranti ai poveri, passando dal Moi all’emergenza freddo. Non solo un affondo, ma anche il racconto di quello che la Chiesa vuole fare e sta facendo, in prima persona. “Natale è sempre portatore di speranza – dice Nosiglia – ci spinge ad avere uno sguardo positivo su oggi e sul domani. Dà la speranza nel vivere e nell’affrontare il futuro per costruire un mondo nuovo”…